Romagna – Le Asociali http://www.leasociali.it Le Social Blogger che cercavi per promuovere i tuoi eventi in romagna Mon, 04 Jul 2016 10:46:32 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.4.33 http://i0.wp.com/www.leasociali.it/wp-content/uploads/2016/05/cropped-logo.png?fit=32%2C32 Romagna – Le Asociali http://www.leasociali.it 32 32 ‬Tanti auguri Aquafan! 30 an is megl’ che uan! http://www.leasociali.it/tanti-auguri-aquafan-30-an-is-megl-uan/ http://www.leasociali.it/tanti-auguri-aquafan-30-an-is-megl-uan/#respond Mon, 27 Jun 2016 15:25:09 +0000 http://www.leasociali.it/?p=9261 “30 an is megl’ che uan!”, ovvero 30 anni di emozioni, divertimento, ricordi che 
si sono accumulati dal 1987 sulla collina di Riccione. Credo di aver avuto 4 o 5 anni la prima volta che sono stata ad Aquafan. Una sera estiva degli anni ’90: la gente si buttava giù da alcuni scivoli su dei “ciambelloni”. […]

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30 an is megl’ che uan!”, ovvero 30 anni di emozioni, divertimento, ricordi che 
si sono accumulati dal 1987 sulla collina di Riccione.

Credo di aver avuto 4 o 5 anni la prima volta che sono stata ad Aquafan. Una sera estiva degli anni ’90: la gente si buttava giù da alcuni scivoli su dei “ciambelloni”. Per anni ci sono passata davanti percorrendo la A14 in direzione sud, osservando dalla strada il cartellone “AQUAFAN” che svettava sulla collina.

Ci sono tornata solo da adolescente quando il parco 13521983_10210220492373984_7576418095878526625_naveva oramai assodato il suo successo trasversale tra turisti e locali e nel frattempo era cresciuto sia come attrazioni, che nella sua lussureggiante vegetazione. Tra Piscina Onde ed il palco di Radio Deejay erano intanto passati personaggi televisivi e musicali all’inizio delle proprie carriere: da Fiorello a Gerry Scotti, fino a Jovanotti.‬

Dal 1987, ogni stagione Aquafan si è rinnovato, è cresciuto, consolidando il proprio successo. Il 25 giugno, prima vera giornata di caldo afoso in questa estate 2016, sono iniziati i festeggiamenti per l’attuale 30esima stagione, che sarà ricca di appuntamenti per celebrare ogni giorno questa ricorrenza.‬ ‪Tanti dei personaggi che sono stati parte della storia di questi primi 30 anni hanno voluto fare gli auguri al parco di Riccione e c’è anche chi, come Valentino Rossi, ha promesso che farà un salto direttamente in Riviera per portare i propri saluti di persona.‬

‪Trent’anni fa, ha confidato Linus durante i saluti di apertura dei festeggiamenti, era davvero impossibile immaginare che una piscina e qualche “ramoscello” sarebbero diventati ciò che il parco è oggi. Aquafan si è trasformato, di anno in anno, in un vero e proprio luogo di culto per i giovani turisti, ma anche per gli stessi residenti.

La Piscina Onde, lo StrizzaCool, il Kamikaze, l’Extreme River, gli Schiuma Party sono entrati di diritto nel “mito” della Riviera Romagnola. Ed il verde è aumentato, cresciuto in modo esponenziale, trasformando Aquafan in una vera e propria oasi oltre che, come ha ricordato Fiorello, diventando un luogo ideale per le coppiette: “Ah se gli anfratti dell’Aquafan potessero parlare chissà cosa vi racconterebbero“.‬ 

Durante il proprio messaggio di auguri‪ il comico Paolo Cevoli, grande amico di Aquafan tanto da aver avuto l’onore di inaugurare nel 2010 lo StrizzaCool, si è invece concentrato sui dati: “Trent’anni… mi fa che in tutti questi trent’anni quanti culi sono scivolati giù quei scivoli?”. Una cifra difficile da quantificare, ciò che è certo è che oltre 12 milioni di ospiti in questi 30 anni hanno varcato la soglia del parco e hanno immerso i loro piedi nella Piscina Onde.‬

‪E come dargli torto?‪

by Elisa Drudi

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“Ferramenta” di Santarcangelo: Accoglienza Romagnola in stile Newyorkese http://www.leasociali.it/ferramenta-di-santarcangelo/ http://www.leasociali.it/ferramenta-di-santarcangelo/#respond Sun, 29 Nov 2015 14:53:31 +0000 http://www.leasociali.it/?p=1923 Rimini – Santarcangelo, 12, 2 Km. Tempo impiegato in auto: 20 minuti ad andatura media (vabbè questo dicono le cartine, in realtà in 15 minuti bastano e avanzano). Insomma poco più di 6 miglia per cambiare completamente atmosfera. Chi vive a Rimini lo sa, se vuoi cambiare aria e respirare un clima più cool e cultural […]

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RiminiSantarcangelo, 12, 2 Km. Tempo impiegato in auto: 20 minuti ad andatura media (vabbè questo dicono le cartine, in realtà in 15 minuti bastano e avanzano).

Insomma poco più di 6 miglia per cambiare completamente atmosfera. Chi vive a Rimini lo sa, se vuoi cambiare aria e respirare un clima più cool e cultural chic devi percorrere quelle famose 6 miglia e giungere a Santarcangelo.


Terra di poeti e di rara bellezza, questo piccolo paese dell’entroterra romagnolo sembra non sbagliare mai un colpo. Soprattutto quando si parla di intrattenimento culturale e ristorazione.

Beh anche noi Asociali, qualche sera fa, avevamo bisogno di cambiare aria . Stanche della nebbia riminese e dei soliti locali del centro abbiamo deciso di fare un giro nella graziosa Santarcangelo, certe che anche questa volta non ci avrebbe deluso.

La Ferramenta ti fa l’occhiolino appena arrivi in paese. Si trova proprio in Piazza Ganganelli, questo nuovissimo locale dall’aspetto molto newyorkese e dall’accoglienza decisamente romagnola. Fusion come i piatti proposti dalla cucina. Ma prima di farvi venire l’acquolina in bocca, vogliamo raccontarvi l’atmosfera che si respira tra le vecchie mura di una Vecchia Ferramenta trasformata in un delizioso e “caldo” ristorante.

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Per chi è stato a Brooklin, l’impatto con la Ferramenta ti riporta immediatamente ai locali cool di Dumbo. Industrie dismesse riportate a nuova vita e trasformate in locali di tendenza, grazie al sapiente mix tra architettura industriale, luci calde e design ultra moderno.
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Scopriamo, poi,parlando con Paolo Salvini, socio e “oste” del Ristorante, che l’assonanza tra Santarcangelo e Brooklyn non è poi così “campata in aria”. La Ferramenta Semprini prima di diventare la Centenaria Ferramenta di Santarcangelo ebbe un breve trascorso Americano. Si narra infatti che la famiglia Semprini negli anni ’30 decise di seguire l’onda migratoria verso il nuovo continente e aprire una Ferramenta italiana nella Grande Mela. L’avventura, però non ebbe un epilogo felice. A quanto pare fu proprio a causa di una banda del famigerato Al Capone che i Semprini ritornarono definitivamente in terra natìa.

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Oggi, questa nuova Ferramenta sembra racchiudere in se questa duplice anima. Quella tradizionale delle pareti senza intonaco, riemerse grazie a un’importante opera di recupero, degli antichi mobili che costituivano l’arredamento della vecchia Ferramenta: pannelli portachiavi in legno, un enorme cassettiera degli utensili e perfino la vecchia insegna luminosa con il simbolo della chiave.

E poi l’innovazione in una cucina superaccessoriata obbligatoriamente Open Space dove vengono ideati, pensati e cucinati piatti che ricordano quelli della nonna ma con un sapore tutto nuovo. Dal pollo alla diavola, che qui diventa “Pollo Stirato”, alla Parmigiana, baluardo di ogni cucina italiana che qui viene proposta come una sorta di millesfoglie di melanzane. E poi la pizza/focaccia realizzata rigorosamente con pasta di lievito madre, leggera e soffice come zucchero filato. CONSIGLIO “APPASSIONATO”, non pensate di fermarvi prima del dolce. Qui non è contemplato abbandonare la tavola prima di aver assaggiato uno dei meravigliosi dolci al cucchiaio messi in bella mostra sul bancone d’ingresso. Una vera goduria per gli occhi e per il palato.

Alla dieta, come al solito, ci pensiamo da lunedì.

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Hai provato anche tu La Ferramenta? Oppure vuoi segnalarci un nuovo locale? Scrivici a info@leasociali.it

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Musiche che sorgono dal mare: 5 motivi per alzarsi all’alba http://www.leasociali.it/301-musiche-dal-mare-riccione/ http://www.leasociali.it/301-musiche-dal-mare-riccione/#respond Fri, 24 Jul 2015 15:51:45 +0000 http://www.leasociali.it/?p=1676 Tra le certezze del weekend, c’è quella di potersi svegliare assecondando con pigrizia i propri ritmi naturali snobbando, con piacere, la sveglia. Ci sono volte, però, in cui vale proprio la pena cambiare abitudini. Noi l’abbiamo fatto, cioè domenica mattina ci siamo alzate quando il cielo era ancora scuro e siamo andate sulla spiaggia di […]

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Tra le certezze del weekend, c’è quella di potersi svegliare assecondando con pigrizia i propri ritmi naturali snobbando, con piacere, la sveglia. Ci sono volte, però, in cui vale proprio la pena cambiare abitudini. Noi l’abbiamo fatto, cioè domenica mattina ci siamo alzate quando il cielo era ancora scuro e siamo andate sulla spiaggia di Riccione per il primo concerto all’alba della rassegna “Musiche dal mare”, che prosegue fino a Ferragosto. Se non c’eravate, visto che c’è ancora tempo,ecco i motivi per cui, secondo noi, ne è valsa la pena.

  1. Sentire

All’inizio si sente solo il dolce eco delle onde del mare che, pigro e lento, sembra essersi appena svegliato anche lui. Abbiamo prenso posto liberamente sulle brandine e abbiamo aspettato, ad occhi chiusi

  1. Ascoltare

Quando la musica dal vivo inizia, sin dalla prima nota lo spettacolo assolutamente unico. Gli strumenti sembrano essere stati accordati dalla natura perché i suoni del mare e il ritmo creato dai musicisti vanno all’unisono in un tutt’uno armonico che rapisce l’anima

Un Concerto dal vivo all'alba

  1. Vivere

Le tenebre piano piano lasciano spazio alla luce, potente e intensa. La linea dell’orizzonte dà il benvenuto al sole che sorge, metafora mozzafiato della vita che scorre e che va attraverso un nuovo giorno che inizia.

Lo spettacolo del sole che sorge sul mare

Lo spettacolo del sole che sorge sul mare

  1. Socializzare

E’ vero, noi siamo Le Asociali perché siamo così tanto connesse da essere, a volte, sconnesse. Al concerto, però, abbiamo anche conosciuto nuovi amici perché intorno a noi c’erano persone di tutti i tipi e di tutte le età, ma nessuno aveva fretta di fare né di andare perché alle 05.00 di mattina il mondo dorme ancora. Cosi bastano un sorriso e qualche parola per condividere, in un attimo, la seduzione di questa esperienza con i vicini di brandina (soprattutto se ci andate in compagnia del vostro cane…)

Sabrina Campanella con il suo inseparabile Palmiro

  1. Assaporare

Quando la musica finisce rimane in bocca un sapore di buono e a renderlo ancora più dolce ci ha pensato il bagnino che ci ha salutati offrendoci bomboloni caldi alla crema appena sfornati facendoci tornare in mente quando tutte le sere si faceva talmente tardi che prima di andare a dormire era già ora di fare colazione.

Se questi sembrano anche a voi 5 buoni motivi per mettere la sveglia di domenica mattina prima che sorga il sole, il consiglio è segnare in agenda i prossimi appuntamenti con i concerti all’alba, tutti gratuiti per di più: li trovate qui.

 

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Otto tramonti magici nella nostra Emilia Romagna http://www.leasociali.it/otto-tramonti-magici-nella-nostra-emilia-romagna/ http://www.leasociali.it/otto-tramonti-magici-nella-nostra-emilia-romagna/#respond Tue, 30 Jun 2015 16:47:46 +0000 http://www.leasociali.it/?p=1658 Quando l’ora del crepuscolo si avvicina, seguiteci in questo magico itinerario tra panorami da incorniciare. La Notte Rosa è dietro l’angolo e il nostro mood è very pink, come quello di un cielo all’ora del tramonto, tra mille sfumature di colore che rapiscono il cuore da godersi (perché no?) sorseggiando un buon drink 1.     Il Delta del […]

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Quando l’ora del crepuscolo si avvicina, seguiteci in questo magico itinerario tra panorami da incorniciare. La Notte Rosa è dietro l’angolo e il nostro mood è very pink, come quello di un cielo all’ora del tramonto, tra mille sfumature di colore che rapiscono il cuore da godersi (perché no?) sorseggiando un buon drink

1.     Il Delta del Po: un’oasi naturale di rara bellezza (è anche Patrimonio dell’Unesco dal 1999) e regno incontaminato dei fenicotteri rosa. Il consiglio è armarsi di binocolo per perdersi con lo sguardo nel paradiso del birdwatching.

2.     Tra aironi bianchi, germani reali e altre 68 specie di meravigliosi volatili, nella Salina di Cervia. Qui il paesaggio dà il meglio di sé proprio al calar del sole, quando le distese di sale e gli specchi d’acqua si tingono di riflessi rosa-arancio, regalando uno spettacolo unico e magico, da godere sia a piedi che in barca.

3.     Natura a perdita d’occhio. Basta osservarla per rilassarsi. La Pineta di Cervia-Milano Marittima si estende per ben 260 ettari tra i giochi di luce che all’ora del tramonto la rendono ancora più bella.

4.     Colori caldi e illusioni ottiche sul Porto Canale di Cesenatico dove le vele del Museo Galleggiante della Marineria (che merita anche per gli esemplari autentici delle barche utilizzate sul Mare Adriatico per la pesca e il trasporto) si “sdoppiano” riflettendosi sull’acqua.

5.     Allargare l’orizzonte dello sguardo per guardare tutta la Riviera dall’alto. Il punto di vista è quello della Rocca di Verucchio, nel punto più alto del paese: qui, in corrispondenza di un imponente masso delle pareti a strapiombo, si innalza una delle più antiche rocche malatestiane, detta Rocca del Sasso, e il panorama è davvero unforgettable.

6.     A Pennabilli, sulle orme di Tonino Guerra, la tip è mettersi al centro della “Meridiana dell’incontro”, che nel pomeriggio disegna i profili di Federico Fellini e Giulietta Masina quando l’ombra di due colombi in bronzo diventa quella dei due amanti. E’ pura poesia a effetto “trompe l’oeil”.

7.     Affacciarsi su un balcone naturale nelle Terre dei Malatesta: è quello di Montefiore. Nelle serate più serene lo sguardo corre libero lungo un tappeto verde di ulivi e querce abbracciando tutta la costa, da Fano a Ravenna.

8.     In un unico batter d’occhio due chilometri di spiaggia: dalla Piazza del Tramonto, sul Porto di Cattolica, al calar della sera si tocca idealmente tutta la Riviera e lo spettacolo è ipnotizzante. Eccolo.

Il tramonto visto dal Porto di Cattolica

Il tramonto visto dal Porto di Cattolica

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Artisti in Piazza e le sue”storie” http://www.leasociali.it/artisti-in-piazza-e-le-suestorie/ http://www.leasociali.it/artisti-in-piazza-e-le-suestorie/#respond Thu, 04 Jun 2015 13:34:43 +0000 http://www.leasociali.it/?p=1558 Ci sono storie che vengono raccontate attraverso uno spettacolo, storie che vengono tramandate con le parole e storie che passano attraverso una semplice espressione del volto. Quando si arriva a Pennabilli, una delle prime cose che si impara a conoscere del Paese sono le storie. Quella di Tonino Guerra e dell’Orto dei Frutti dimenticati, quella della […]

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Ci sono storie che vengono raccontate attraverso uno spettacolo, storie che vengono tramandate con le parole e storie che passano attraverso una semplice espressione del volto. Quando si arriva a Pennabilli, una delle prime cose che si impara a conoscere del Paese sono le storie. Quella di Tonino Guerra e dell’Orto dei Frutti dimenticati, quella della campana tibetana che si affaccia sulla vallata oppure quella dei Racconti della Lumaca. Da 19 anni alle storie del paese si aggiungono ogni anno quelle di tutti gli artisti e dei visitatori che arrivano fino a Pennabilli per Artisti in Piazza, il Festival internazionale dell’Arte in Strada. La piazza C’è la storia di chi al Festival torna per camminare ed incantare il pubblico con la propria performance sopra un cavo sospeso. Come Andrea Loreni, funambolo, che ha letteralmente suonato il ‘filo’ su cui camminava, lasciando senza fiato i presenti. C’è quella di Claire Ducreux, danzatrice e mimo francese, che con il suo linguaggio gestuale sa creare una relazione delicata con il pubblico. Nel suo spettacolo, Claire racconta la storia di una ‘vagabonda’, che indossa un cappotto ed una berretta oramai logori, ma che affronta la vita e la solitudine con un sorriso gentile e ricco di speranza. Coinvolge il pubblico e condivide con esso il poco che ha. Dolce, tenera, con un gran cuore. C’è la storia raccontata da Leo Bassi, una storia che affonda le radici nell’800. La sorella di Leo, Joanna fa una scoperta: nell’archivio della fondazione Lumière vengono ritrovati 5 filmati in cui Giuseppe Bassi, bisnonno di Leo, è stato ripreso dai fratelli Lumière. A partire da questi filmati, inizia la storia dell’artista, con uno spettacolo-conferenza che analizza il significato del cambiamento avvenuto negli ultimi 120 anni da un mondo di illusioni e speranze, ad un altro pieno di cinismo e costantemente vuoto. Leo Bassi, Buffone e Pagliaccio, emoziona e fa avvicinare gli spettatori alsignificato profondo dell’Arte diStrada. Ci sono poi le storie degli oltre 50 ragazzi che durante il Festival si sono messi in gioco per sperimentare il mestiere del giornalista con una vera e propria redazione, “Augh! Giornalist con la penna” .

Ci sono quelle degli spettatori che stupiti osservano per la prima volta le variegate performance dei 6Artisti in piazza 2015 - La folla0 artisti presenti a Pennabilli, quelle di chi è tornato perché nell’anno precedente si è emozionato e ha conosciuto persone con le quali ha stretto amicizia, chi è un habitué della manifestazione perché “ad Artisti in Piazza non si può mancare”.

Ci sono le storie degli organizzatori che ogni anno, il giorno dopo la fine del Festival, si rimettono al lavoro per preparare l’edizione successiva. C’è la storia di una manifestazione che in 19 anni è cresciuta e maturata, non solo numericamente, ma anche qualitativamente. E chissà quale storia racconterà l’edizione numero 20. L’edizione 2015 di Artisti in Piazza, svoltasi a Pennabilli dal 29 maggio al 2 giugno, ha registrato 30mila presenze durante le cinque giornate.

GUARDA IL VIDEO

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