[MOLO, CUORE, AMORE] La Molostreetparade è il paradiso, l’inferno e il limbo messi insieme. La Molostreetparade è una sorta di Divina Commedia percorsa all’incontrario.
A dirla tutta la Molostreetparade racconta in maniera allegorica (tipo i carri di carnevale di VIAREGGIO) le mille facce della città che l’ha ideata. Rimini. GALLERY
E guai a dire che la Molostreetparade è solo Djset e Sardoncini, macchè la molo è un cous cous di verdura, carne e pesce.
Se vieni alla molo potrai vedere, in una sola sera, tua nonna muovere il piede vicino al tuo amico rasta a petto nudo, mentre i tuoi fratelli con moglie e prole mangiano piada e bevono chinotto, guardando cubiste ammicanti che ballano sulla barca PARADISO.
Allo molo ci ho trovato pure la zia bigotta che esce solo per andare a prendere la comunione e che zitta zitta sorrideva e muoveva un anca (che due sono troppe) al suono di “mueve la colita, la colita, la colita, mueve la colita si si si ”
I nostri preferiti, dobbiamo ammetterlo, sono i nonnini arzilli portatori imperterriti della bandiera di “Ex Vitelloni”, che a loro dire Ex sarebbe da eliminare, che loro ancora adesso gli fanno due giri “ a quei giovanotti lì”.
La Molostreetparade è un grande circo (Fellini docet) che si trasforma man mano che passano le ore.
Se arrivi alle 19.00 la Molostreetparade prende le sembianze della “sagra del sardocino”. Profumo di mare, musica lounge, famiglie che si destreggiano tra figli che corrono verso il Signore dello Zucchero filato e mogli che spenderebbero un patrimonio per “quegli orecchini fatti a mano che se non li compro ora, poi chissà dove la becco più questa bancarella”.
Il tempo passa, le famiglie vanno a casa, gli Ex Vitelloni vanno a giocare a briscola e la Modo diventa quella grande discoteca all’aperto che tutti conosciamo, dove si balla, si poga, si fanno i selfie e ci si bacia.
Eh si “quei giovanotti lì” si baciano ancora, occhi negli occhi, mani nelle mani. La musica cresce e loro si baciano. MOLO, CUORE, AMORE.
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