Tornare a Mirabilandia dopo dieci anni e scoprire che: al posto del Polipo hanno messo una pista di Go Kart, sono sparite le Mongolfiere e i Calci in Culo per fare spazio a montagne russe di tutti i tipi come la fiammante iSpeed e l’orientale Master Thai… GALLERY
Le tazze, le mie tazze, sono state rinominate Raptotana perchè fanno parte di questa nuova Dinoland e quasi rischiavo di non trovarle (ci tengo particolarmente visto che è l’unica attrazione che ho sempre fatto!). Il cinema 3D, quello dove saltavi per aria ogni volta che ti sparavano in faccia l’aria compressa, quello che con quegli occhialini non vedevi una mazza ma ti divertivi lo stesso, ha lasciato il posto al Coca Cola Theatre dove fanno musical. Con mio grande rammarico non c’è più neanche quella vocina nasale che accompagnava il tuo ingresso trionfale al parco: “Mira mira mira mira mirabilandiaaaa, un posto sulla terra uguale non ci sarà”. Ah, credo che Algida sia lo sponsor ufficiale, ma non ne sono sicura (è ironico, fra poco brandizzano anche le tavolette dei bagni). Sono spuntati degli aggeggi fenomenali chiamati “asciugatori”. Con due euro asciughi te, il cane, il bambino e le mutande di tuo marito dopo Rio Bravo e Niagara. Sarei stata ore e ore solo a guardare quelle scene di umanità. Per fortuna la giostra del bacio (Music Express) è sempre al suo posto. Ho pensato che a me ha portato tanta fortuna, spero che possa essere lo stesso per le nuove generazioni.
E’ vero è cambiata tanto Mirabilandia in questi anni però non è cambiata quella senzazione di trovarsi in un posto magico, senza tempo e ti ritrovi a sorridere camminando da sola (dopo scoprirete perchè) tra le teste feroci dei dinosauri, passaggiando tra vialetti ordinati, potati alla perfezione come nei film della Walt Diney, o seduta sulla panchina assieme a Cip e Ciop… sopratutto non è cambiato il mio ruolo che, nonostante i 10 anni in più sulle spalle, posso dire di fare sempre con un certo stile: la portaborse.
Ciao Mirabilandia, ci vediamo fra altri 10 anni e sono sicura che saprai supirmi ancora.
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