• 10 novembre 2014

In Finlandia il bello te lo devi sudare

In Finlandia il bello te lo devi sudare

In Finlandia fa freddo. Molto freddo. E fin qui lo sapevamo anche noi. Ma quello che non sapevamo è che per trovare il bello, quello che vedi nei film, nella cartoline, nelle guide turistiche devi andartelo a cercare.

Perchè il bello non è nel duomo di Helsinki o in quello che definiscono il quartiere bohémien, Kallio, solo perchè ha due negozi vintage. L’architettura della capitale della Finlandia è sovietica, punto. La chiamano la città europea del design ma di design in giro se ne vede veramente poco mentre non mancano di certo i parrucchieri, uno ogni 50 metri, il maggiore business della Finlandia. A Helsinki poi sono tutti tristi, la luce (perchè chiamarlo sole è un vero affronto) c’è dalle 8.30 alle 16. Cosa che se hai un solo giorno per visitare una città devi essere più veloce di Flash. Vi assicuro che dopo una settimana con il buio perenne anche noi abbiamo avuto bisogno di quegli emanatori di luce finta che dicono fare bene al corpo e allo spirito.

Finlandia

La bellezza non l’abbiamo trovata nemmeno tra le vie di Vaasa, nota cittadina universitaria che dovrebbe essere la più soleggiata della Finlandia (forse il 15 di agosto). Ah, per la cronaca, i cracker Wasa sono svedesi e dal 1999 sono di proprietà della Barilla.

Comunque, dopo tanto peregrinare la bellezza l’abbiamo trovata, aspettando con ansia i tramonti della 4 del pomeriggio a meno 6 gradi, avventurandoci in boschi innevati e dimenticati persino dai finlandesi, arrampicandoci su strane torri erette in mezzo al Kvarken Archipelago, che non per nulla è patrimonio dell’Unesco, dove il vento è talmente forte da buttarti di sotto ma il panorama è così mozzafiato che dimentichi anche che ti stanno cadendo le mani a far foto senza guanti.

Gli altri cliché sulla Finlandia sono assolutamente veri: dopo una settimana abbiamo dovuto donare un rene per pagarci il volo di ritorno, i finlandesi sono talmente onesti che se dimentichi la carta di credito alla biglietteria della stazione la bigliettaia ti insegue fino a sopra il treno in partenza per restituirtela (è successo) e ovviamente si fidano talmente tanto tra di loro che l’università lascia le chiavi di un’intera struttura nelle mani di una studentessa. Nei negozi se fai suonare l’allarme all’uscita (è successo anche questo) le cassiere si guardano perplesse perchè non sanno cosa fare (ovviamente la security non è contemplata) e alla fine ti lasciano andare con un’alzata di spalle. In Finlandia si beve (tanto) e gli studenti fanno strane feste (sitz) dove sei obbligato a stare seduto fino a quando non lo dicono loro, anche se ti hanno ingozzato come un porcellino sardo. Ah, a proposito di bere: se volete dell’acqua naturale è meglio prenderla dal rubinetto perchè abbiamo perso il conto delle bottigliette frizzanti che credevamo naturali che ci sono esplose tra le mani.

Per il resto, dopo che sperimenti l’autunno in Finlandia, l’inverno in Italia diventa una passeggiata! HEI!

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