Berlino si è calmata o forse ci siamo calmate noi. Badate bene: la capitale tedesca è sempre una città effervescente che riesce a stupirti ad ogni suo angolo: girando può capitare di imbattersi in strane opere d’arte a cielo aperto…
…mangiare crèpes con dentro una cheesecake, prendere il numero dal parrucchiere come dal macellaio, ascoltare la voce della cantante Anastasia che annuncia una fermata della metropolitana, scoprire di poter giocare a Pacman con il tavolino su cui avevi appoggiato la birra, essere coinvolti in inseguimenti della polizia nel famigerato quartiere di Neukolln o in una grigliata improvvisata sul sedile di un motorino ma anche di portare in giro un “pasticcino da passeggio” per tutto il pomeriggio.
Eppure, nonostante tutto, qualcosa è cambiato. L’impressione è che quando un posto per tanto, forse troppo tempo, viene definito “alternativo” alla fine finisca per diventare quasi normale. Basti pensare che ormai mezza città indossa le stesse Nike colorate, alla faccia dell’originalità.
Berlino si è calmata o forse ci siamo calmate noi.
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